Dalla “Casa DE’ Nialtri” di Ancona
“Noi siamo umani, non siamo animali. Noi dormiamo per strada perchè non siamo italiani, perchè non abbiamo soldi, perchè non abbiamo lavoro. La vita non è così, la terra deve essere per tutti. Qui ora siamo in tanti, tante nazionalità, anche italiani e loro ci aiutano perché loro sentono come noi sentiamo. Siamo un corpo solo“.
Dichiarazione di Adam, a nome degli occupanti della Casa di Nialtri, esperienza autogestita ad Ancona, alla sindaca venuta per tentare di dividere gli occupanti, vendere fumo e a minacciare lo sgombero.
Qui di seguito il filmato dell’intervento:
Ed il comunicato stampa:
L’assemblea di Casa de’ Nialtri, riunitasi dopo l’incontro avvenuto in data odierna presso il nostro refettorio con la sindaca Mancinelli e gli assessori Foresi e Capogrossi, fa presente quanto segue:
1) è una menzogna che, come sostiene la sindaca, che gli assessori Foresi e Capogrossi siano ripetutamente venuti alla Casa con le assistenti sociali, ma sia stato impedito loro di parlare con i diretti interessati. Inoltre, gli elenchi dei presenti sono stati forniti direttamente alla sindaca all’indomani dell’occupazione, come ha confermato la stessa sindaca all’incontro di oggi.
2) Le proposte fatte oggi dalla sindaca sono un insulto all’intelligenza degli occupanti della casa, che conoscono molto bene cosa significa rivolgersi ai servizi di assistenza del Comune, per averli già sperimentati sulla loro pelle.
3) Il richiamo – contenuto nel comunicato della sindaca – a uno sgombero di forza dell’immobile “abusivamente” occupato, fa riferimento a un concetto di legalità assolutamente formale che antepone la tutela di un bene pubblico – peraltro in stato di abbandono da alcuni anni – ai diritti inviolabili sanciti dalla Dichiarazione Internazionale dei Diritti dell’Uomo e dalla Costituzione.
4) Il percorso di autogestione che gli occupanti hanno messo in atto è un progetto d’innovazione sociale e partecipativa che va oltre l’assistenzialismo e le proposte tappabuchi ed emergenziali proposte dalla sindaca. Gli abitanti della Casa de’ Nialtri condividono socialità e relazioni 24 ore su 24, e questo permette di progettare un futuro fatto di cooperazione anche a livello lavorativo e occupazionale. Questo non è assolutamente possibile in soluzioni emergenziali dove si entra alle 18 e si è fuori alle ore 6.
5) Perché dunque la sindaca, che nell’incontro odierno ha proposto di prendere in affitto a spese del comune un’immobile della Curia per sistemare una parte degli occupanti con la stessa somma non ci aiuta a sistemare l’immobile e sostenere le spese della già esistente Casa de’ Nialtri.
In conclusione, l’Assemblea si riserva di effettuare ulteriori incontri con la Giunta su questi temi e non incontri individuali che già gli occupanti durante il confronto di oggi hanno fatto notare essere inutili.
CASA DE’ NIALTRI