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Azione diretta a Carrara

gennaio 16, 2016

Carrara è una merda. Anzi, Carrara l’hanno fatta diventare una merda. Un potere vigliacco ha volontariamente concepito un congegno sociale che ti assorbe, ti maciulla e ti sputa in un degrado sociale senza pari. Una demolizione lenta e costante, attuata con un piano scrupoloso, di tutto ciò che è il vivere assieme. Un potere abietto che ti vuole ameba, zombi e che ti permette di sopravvivere solo in quanto utensile del suo interesse. A Carrara non ci deve essere più vita se non quella decisa dal potentato locale e funzionale solo al suo tornaconto.

foc'

Questo è il dictat e questo è ciò che si sta attuando.
Tante sono le vicende di questi ultimi tempi, alcune molto drammatiche, altre un po’ meno, ma non per questo tollerabili.
Una su tutte ci sembra emblematica.
Diversi giorni fa, alcuni ragazzi attorno ai dodici anni sono entrati in un fondo nel centro storico e lo hanno attrezzato come loro spazio collettivo e sociale per poterci trascorrere del
tempo libero. Ovviamente la cosa è durata una sola giornata e si è risolta con una sgridata lasciandoli passare come una marachella non degna neanche di due righe sul giornale di un gruppetto di ragazzi un po’ vivaci.
Questa vicenda, solo apparentemente frivola e capricciosa e volutamente fatta passare sottotono, altro non è che il risultato del degrado sociale in cui versa Carrara.
Un gruppetto di ragazzini dodicenni è stato obbligato ad occupare uno spazio dove poter avere un momento di socialità che non sia quello del chiuso delle proprie stanze.
Che altro dire di questa città?
Per non parlare della situazione casa, con un ERP che invece di trovare una abitazione butta fuori chi ha bisogno (si parla di una sessantina di sfratti in arrivo a breve)
E come non parlare di una situazione lavoro aberrante dove un potere meschino arraffa, distrugge e accumula, lasciandoti sopravvivere solo se cedi al suo ricatto.

IlTirreno 16012016

Un potere miserabile che si è impossessato del corpo Carrara come un virus e ne sta assorbendo ogni energia vitale.
Ma a tutto questo dobbiamo opporci con qualunque forza e distruggere un potere codardo prima lui distrugga defi nitivamente noi.
Per farlo dobbiamo riprenderci i nostri spazi, recuperare la nostra socialità e le nostre capacità di lotta per reagire adeguatamente alla sistematica distruzione delle coscienze.
Noi oggi apriamo uno spazio chiuso, uno dei tanti, per ridarlo alla città. Uno spazio tenuto nell’oblio come il resto della città, uno spazio che vogliamo vivere come risveglio di questa città sonnacchiosa, dove tante cose posso essere fatte e tante altre posso nascere. Si riapre uno spazio che sarà l’inizio di un lungo percorso di lotte e di opposizione al disfacimento sociale di Carrara.
Un’occupazione che si presenta come riqualifi ca di un fabbricato da anni trasformato in discarica e immondezzaio. Da restituire ai cittadini e da trasformare in spazio polivalente, autogestito e libertario. Dove ogni persona possa esprimere le proprie potenzialità attraverso la partecipazione attiva.

COLLETTIVO FÓC AL FÓC
VIA APUANA 22 CARRARA

From → Azione diretta

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