West Virginia: stryke is over!
Negli Stati Uniti lo sciopero dei dipendenti pubblici è illegale. Nella patria di Machiavelli, invece, esso è formalmente consentito (c’è di mezzo la costituzione … neh!) ma, nei fatti, talmente codificato, “ristretto”, irreggimentato e (diciamolo) socialmente disprezzato da risultare, sostanzialmente, controproducente e inutile.
Eppure nello stato del West Virginia gli insegnanti – utilizzando gli strumenti di democrazia sindacale ed autogestiti dal basso – hanno attuato uno sciopero illegale (per la legislazione federale) durato ininterrottamente nove giorni riuscendo ad ottenere il risultato che si erano prefissi e scavalcando, nei fatti, le burocrazie sindacali che li avevano promossi e che, invece, hanno subito l’iniziativa de* lavorator*.
In Italia nonostante l’accordo porcata sia già una realtà e si preannunci una ulteriore stretta ai residui di agibilità sindacale si continua a discettare sulla bontà delle …. elezioni RSU (nella scuola ci saranno il mese prossimo).
Continuate pure a credere nella delega in bianco affidata ad inamovibili professionisti del compromesso ma, intanto, leggete un po’ qui.
Solo l’azione diretta (ovvero la lotta) che, per sua natura, è “sovversiva” e “illegale” è vincente. Tutto il resto è fumo e sete di … cadreghini.
Per USI-AIT Puglia
Pasquale Piergiovanni