ILVA: ArcelorMittal ci riprova a dettar legge
Mentre i sindacatoni concertativi cincischiano e ancora non sanno che pesci prendere
Dal 2020 ArcelorMittal intende licenziare 2900 persone per portare avanti il nuovo piano industriale e non lasciare Taranto. E un’altra tornata di esuberi è prevista nel 2023 con l’entrata in funzione del forno elettrico a sostituzione dell’altoforno 2. Sono queste le principali linee illustrate dalla multinazionale ai sindacatoni concertativi nella giornata odierna. Ed è a questi ultimi ai quali si rivolge – con un comunicato stampa – il comitato dei Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti formulando parole semplici ma chiare.
Che, per quanto mi riguarda, condivido pienamente. (pasquale piergiovanni)
(…)Le notizie diffuse su presunti atti violenti, da parte di chi era davanti ai cancelli per rivendicare il legittimo diritto ad un futuro diverso, sono assolutamente strumentali e finalizzate ad un tentativo atavico di criminalizzazione. (..) Il tempo della concertazione e della fiducia è scaduto da un pezzo ma per qualcuno è chiaro che nove morti in quella fabbrica dal 2012 e migliaia di esuberi che calpestano anche il contratto firmato da loro stessi, non è ancora sufficiente per schierarsi” (…)
Già schierarsi. Da che parte stanno CGIL, CISL E UIL?