Associazione Culturale “Pietro Gori”
La presentazione dell’Associazione Culturale P. Gori
Si è svolta nella serata di venerdì 22 gennaio, presso la sede della FAI milanese in viale Monza 255 g.c., la presentazione della Associazione Culturale P. Gori. La presentazione è stata condotta con interventi di Enrico, Santo, Franco, Michele.
E’ stato illustrato il progetto della Associazione la cui finalità principale è rivolta alla ricerca, allo studio e all’analisi dei movimenti che, nella storia e nell’attualità, hanno perseguito o perseguono un percorso con il metodo dell’autorganizzazione e dell’autogestione come elemento fondamentale nel percorso d’emancipazione sociale. Movimenti d’emancipazione che non fanno riferimento solo alle lotte dei lavoratori e lavoratrici, ma di tutte quelle espressioni nei vari campi della società con le stesse finalità e metodologie: dalle pratiche operaie attraverso l’anarcosindacalismo, ai movimenti d’emancipazione della donna, alle figure importanti che hanno dato un contributo significativo in tale direzione; seguendo e analizzando anche quei movimenti di resistenza e di liberazione, passati e presenti, che in Italia e nel mondo si basano sulla pratica dell’autogestione.
Si vuole anche valorizzare l’influenza e la contaminazione che questi movimenti di lotta hanno dato, e danno tutt’ora, nei vari aspetti sociali, nella musica e nelle canzoni, nella sperimentazione dell’ambito teatrale e cinematografico, nei vari aspetti artistici, negli stili di vita.
Si è portato l’esempio del teatro sperimentale “Dionisio“, teatro di strada, che è nato nell’esperienza del 1969 all’interno dell’occupazione dell’ex Albergo Commercio a Milano, trasformato in “Casa del lavoratore e dello studente”, un’esperienza -quella del Dioniso-proseguita in Sardegna, scenario in quel momento di un movimento popolare di occupazione dei territori del poligono di Pratobello. Su tale esperienza si sta già raccogliendo materiale (video e documenti) per una possibile prossima divulgazione.
Si è accennato al collegamento con altre strutture libertarie nel campo dei materiali d’archivio e all’intenzione di riattivare esperienze che ebbero lustro anche a Milano in passato come quelle dell’Università Popolare.
E’ stata anche annunciata la volontà di divulgare alcune opere di P. Gori, particolarmente interessanti ed attuali tra cui, già disponibile nella serata, la ristampa dell’opuscolo “Sociologia anarchica” a cura delle Edizioni Immanenza (Napoli).
Si è anche sottolineato che l’Associazione non vuol essere un gruppo specifico e chiuso, portatore di una linea predefinita, ma ampiamente aperto alla partecipazione e alla collaborazione di tutti coloro che hanno medesimi interessi di ricerca e divulgazione. In tal senso l’Associazione intende proporsi come luogo d’incontro dell’eterogeneità che caratterizza le diverse personalità e le diverse esperienze dei suoi promotori, dei suoi sostenitori e dei suoi collaboratori.
Si è anche aggiunto che del progetto dell’Associazione culturale P. Gori è parte integrante anche l’idea della costituzione di un GAS (gruppo d’acquisto solidale) con il preciso intento di creare una rete di collegamento tra le varie realtà produttive che si basano sull’autogestione.
Si è colta l’occasione per ringraziare tutti quei compagni, la maggior parte residente fuori Milano, che hanno risposto all’appello impegnandosi come collaboratori, fornendo una consistente documentazione riguardante il loro impegno di ricerca, sviluppo e diffusione della cultura libertaria.
Si è precisato, infine, che – come già sicuramente noto ai più – l’Associazione ha partecipato al bando comunale per l’assegnazione dei locali vuoti presenti nella stessa palazzina di viale Monza. Si è ribadito, però che, anche nel caso di mancata assegnazione il progetto dell’Associazione andrà avanti ugualmente, attraverso un percorso itinerante di ospitalità delle iniziative via via programmate e la relativa costruzione di una rete di collegamento tra le varie realtà culturali presenti sul territorio.
Sono seguiti interventi interessanti da parte di compagni presenti che hanno dichiarato la volontà di partecipare all’Associazione in quanto vedono in essa uno strumento per aprirsi e confrontarsi all’esterno dell’area libertaria e portare la nostra influenza nella società. Altri hanno evidenziato l’interesse verso l’Associazione per come si propone già nella comunicazione della presentazione stessa, evidenziando quello spirito aperto al confronto che raramente s’incontra nelle aggregazioni della sinistra, come spesso denota la chiusura auto-referenziale degli stessi centri sociali.
Dopo la serata all’Ateneo Libertario sono state programmate le prime iniziative. Il 29 gennaio presso lo spazio Micene si è discusso di antifascismo anarchico con la presentazione del libro “Per la Rivoluzione Sociale“. Altre due iniziative incentrate sul canto anarchico sono previste per le prossime settimane e di queste daremo notizie.
L’incaricato
10 febbraio 2016